Oggetto: Costo dell’energia, tele riscaldamento e solidarietà

Pubblichiamo la lettera del dott. Vincenzo Vecchio, presidente nazionale di APPC, inviata ai Partici Politci, Ai sindaci capoluogo di provincia e alle Multi Utility

Oggetto: Costo dell’energia, tele riscaldamento e solidarietà

 

Il  costo energetico di elettricità, gas e teleriscaldamento è divenuto gravoso oltre ogni possibilità economica degli utenti.  Famiglie, attività (produttive e commerciali), servizi in genere e studi professionali stanno affrontando e dovranno affrontare nei prossimi mesi oneri  insostenibile.

L’aumento dei prezzi (ci avviamo ad una inflazione a due cifre che ci riporta agli anni 80) erode la capacità di acquisto   e rende difficoltoso per le famiglie far fronte ai bisogni primari.

La situazione diventa ancora più preoccupante per alcune categorie di utenti e comporterà gravi tensioni sociali. Tra i soggetti maggiormente esposti ci sono le famiglie che vivono in condominio   e in particolare in quelle realtà in cui le utenze individuali   sono    servite da un contatore comune, l’unico che viene utilizzato dal fornitore per la fatturazione.

 

Cosa fare per evitare che si determini una situazione socialmente ed economicamente insostenibile

Bisogna intervenire su:

  1. a) Contenimento del costo del gas, del tele riscaldamento e dell’energia elettrica
  2. b) Riduzione dei consumi
  3. c) Sostegno selettivo ai soggetti colpiti dall’aumento dei costi

 

Contenimento del costo

L’aumento del costo è determinato da una forte speculazione sul mercato energetico favorita, però, da una riduzione dell’offerta a fronte di una domanda addirittura in aumento.

Il completamento delle norme  sulle comunità energetiche di produzione è quanto mai urgente e darebbe un contributo significativo all’aumento dell’offerta. Gli Enti Territoriali, ma soprattutto i comuni, debbono farsi promotori di iniziative di informazione  sulle opportunità offerte dallo sviluppo delle comunità energetiche di auto produzione e consumo, ma nello stesso tempo debbono  verificare che  non ci siano operatori  senza scrupoli che propongano contratti vessatori. Occorre aprire uno sportello informativo coinvolgendo le associazioni della proprietà.

 

Interventi immediati a sostegno di famiglie e imprese

Non sono possibili interventi generalizzati e permanenti di integrazione  e sostegno per  ridurre l’onere del costo energetico, le risorse finanziarie sono limitate e in ogni caso  potrebbero avere l’effetto di mantenere stabile la domanda vanificando gli interventi di contenimento dei consumi.

 

 

Occorrono interventi temporalmente    definiti e certi nella scadenza, ma con benefici ancorati ai consumi storici.

Gli interventi a sostegno dovranno essere decrescenti all’aumentare dello scostamento di una percentuale dei consumi storici individuali,  per esempio  di quelli dell’ultimo anno. Vanno quindi individuate delle classi di consumo non generali, ma specifiche per ogni soggetto e attività economica  a cui è fornito il gas, il teleriscaldamento o l’energia elettrica. Va premiato, mediante il sostegno, chi riduce i consumi  rispetto a quelli dell’anno precedente. Facciamo un esempio, se il soggetto A ha consumato lo scorso anno  1.000 mc  di gas (l’esempio vale anche per  l’energia elettrica) e l’obbiettivo è di ridurre del 20% il consumo, si potrebbe integrare il maggior  costo sostenuto sino ai  primi 800 mc  consumati lasciando a prezzo pieno i successivi 200 e addirittura aumentare  il costo degli ulteriori consumi.

 

Riduzione dei consumi  mediante sistemi di VMC

La  installazione di apparecchiature di ricambio meccanico  dell’aria (ventilazione meccanica controllata) nelle scuole, negli uffici, nelle abitazioni e nei locali pubblici  avrebbe effetti sicuramente positivi e andrebbe finanziata con  agevolazioni  fiscali significative   e pagamento rateale dei costi.

L’installazione di sistemi ventilazione  meccanica controllata avrebbe come effetto diretto la riduzione dei consumi in quanto lo scambio tra l’aria estratta e quella  immessa  non  determinerebbe significative variazioni della  temperatura interna,  grazie al sistema di recupero della temperatura. Si avrebbe inoltre una riduzione dei possibili  contagi alle vie respiratorie e ne risulterebbe migliorata la qualità dell’aria.

 

Rateizzazione lunga dei maggiori costi energetici

Le imprese fornitrici dei servizi energetici,  quali le  multiutility, dovrebbero   consentire per il periodo compreso tra il  1 gennaio  2022 e il  31/12/2023, che è il periodo transitorio di maggiore crisi, una dilazione generalizzata   di 5 anni nel pagamento delle forniture energetiche ad un tasso di interesse non superiore all’ 0,5% per la parte  eccedente  quella   del mercato pre crisi.

 

Condominio e solidarietà

L’Italia è uno dei paesi dell’Unione Europea con un maggior tasso di abitanti in condominio.

Gli edifici condominiali in Italia sono circa un milione e duecentomila, ci vivono 14 milioni di famiglie pari al 60% della popolazione.  Molti condomìni, circa il 70%, sono serviti da impianti centralizzati di riscaldamento (includendo anche il teleriscaldamento).

Se è vero che dopo la riforma del condominio la solidarietà generalizzata si è trasformata in sussidiaria è pur vero che i creditori (nel nostro caso i fornitori di  energia elettrica o riscaldamento) hanno la possibilità di pignorare i conti correnti del condominio  e/o sospendere le forniture nel caso di morosità.

Se alcuni condòmini non pagano la quota da loro dovuta, tale importo, non entrando nelle casse del condominio, non potrà essere versato al fornitore. Se gli altri condòmini non si fanno carico di anticipare quanto dovuto dai morosi,  l’intero stabile verrà privato immediatamente della erogazione di energia elettrica, riscaldamento e acqua. Inoltre il fornitore insoddisfatto agirà  in via ingiuntiva e con il  pignoramento del conto corrente condominiale e delle rate future che i

 

 

condòmini dovranno versare. Pertanto in caso di morosità   cesserà la fornitura, per le parti comuni, di energia elettrica, acqua e riscaldamento.

Si paralizzerà inoltre la capacità di spesa generale del condominio con conseguenze sugli altri servizi quali pulizie, manutenzioni, ascensori, assicurazione, dipendenti ecc.

Ogni condomino, per i servizi divisibili, deve essere responsabile individualmente; non è moralmente e giuridicamente ammissibile una socializzazione  delle obbligazioni scaturenti da servizi primari ponendola a  carico dei condòmini virtuosi.

 

Conclusione finale

Occorre intervenire urgentemente attraverso il coinvolgimento delle multiutility partecipate   spingendole sia alla rateizzazione lunga dei costi, senza interesse per la parte di costo eccedente quello storico della fornitura dell’anno precedente. Occorre inoltre imporre loro la rinuncia ad azioni di sospensione dei servizi nei confronti dei condòmini  in regola con i pagamenti della loro quota individuale. Va escluso in ogni caso il pignoramento del conto corrente condominiale.  E’ necessario intervenire urgentemente, l’inverno è in arrivo e il riscaldamento e la fornitura di acqua calda sono beni indispensabili e primari.

Diversamente, se si resta inerti, sono possibili tensioni sociali che sarà difficile  governare.

 

 

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