Un postino che abitava nel palazzo, e che amava dipingere, vedendo il vetro rotto disse all’amministratore “non le sembra che sia ora di fare qualcosa per questo androne? Io potrei fare un trompe l’oil gratuitamente o dipingerlo con scenari che lo rendano più accoglienti. L’amministratore scosse la testa e disse “Qui non si tratta di dipingere i muri”, ma ci sono molte cose da rifare: i pavimenti, l’umidità nei muri, l’illuminazione e sono tutti che i condomini considerano quadi “voluttuari” perché ci sono tante spese da affrontare e queste non sono certo prioritarie. E poi guardi anche i muri pieni di scritte, non c’è storia.
Ma il pittore che amava l’arte e le cose belle, non demordeva “ma insomma forse potremmo chiamare un architetto che ci dia qualche idea per il rifacimento dell’androne, del resto ne acquista valore anche l’immobile e questo dobbiamo cercare di farlo capire ai condomini.
L’amministratore sobbalzò “un architetto? Ma quanto costa? Sta scherzando?” Non è proprio così vi sono dei professionisti che amano le sfide, tra l’altro ho sentito parlare del concorso “La riqualificazione degli androni in condominio” promosso da Condominio Solutions dove studenti e professionisti si sono detti disponibili a presentare un progetto gratuito.
L’androne con le spalle curve e triste sollevò improvvisamente il capo e gli occhi cominciarono a luccicare.
Mai fare morire la speranza pensò “e poi siamo a natale” e tutto diventa magico.